Gianmarco Ciaffi – Arte
L’arte non è bellezza delle forme, ma espressione dei colori.
L’arte non è bellezza delle forme, ma espressione dei colori.
Se c’è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell’infinito e del vago che chiamano anima, questa è l’arte.
L’arte consiste nel guardare le cose in modo diverso da come hanno l’abitudine di guardarle gli altri.
La danza è quel dono del cielo che nacque in un giorno felice.
L’arte espressa nelle sue molteplici forme, dalla pittura alla poesia, non deve colmare solo l’ego dell’artista ma, soprattutto, il vuote esistenziale della suo ammiratore!
La poesia è nuda. L’arte è il suo vestito.
Quando si parla di “arte”, in italia, si parla esclusivamente di “belle arti”: di pittura, scultura, architettura, opere di antichi maestri che bisogna valorizzare e proteggere se vogliamo attrarre il turismo. L’arte, secondo questa tradizionale impostazione, è un patrimonio di bellezza dell’umanità. A me viene da ridere. L’arte, e quindi la bellezza, non è purtroppo solo quella che ritroviamo in un quadro di Caravaggio o in un affresco della Pompei antica. La bellezza della donna, della musica, della poesia, della natura, se ne parla sempre meno, come se quest’idea di bellezza fosse inferiore alle altre. Allora, quando si parla di riscoprire l’arte, in italia, a me viene da pensare: se riscoprissimo i valori della donna, della natura, alle quali mostriamo sempre meno rispetto. Se ricominciassimo a dedicarci alla poesia, alla musica, al teatro in questo modo facendo, noi non recupereremmo soltanto l’arte, che tanto vi sta a cuore, ma il concetto stesso della “bellezza”, che è eterno, è unico. Avremmo più rispetto gli uni con gli altri se quest’idea facesse capo ad ognuno di noi.