Caspar David Friedrich – Arte
Perché, mi son sovente domandato, scegli sì spesso a oggetto di pittura la morte, la caducità, la tomba?È perché, per vivere in eterno, bisogna spesso abbandonarsi alla morte.
Perché, mi son sovente domandato, scegli sì spesso a oggetto di pittura la morte, la caducità, la tomba?È perché, per vivere in eterno, bisogna spesso abbandonarsi alla morte.
Danzala questa vita. È senza coreografia, bisogna improvvisare. Ascolta le note nell’aria. Rialzati se cadi….
Il sorriso di una bella donna è un’opera d’arte senza firma o la firma di…
Scrivere, dipingere, girare film, fotografare, creare qualcosa di proprio è vivere l’essenza dell’animo umano, immaginando l’esistenza di un mondo dove la vita può mascherarsi nell’infinità dell’immaginazione.
Chi dipinge nella mente ma nel viver non realizza niente, è come un artista dotato che al creato nulla ha dato.
L’arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace di forza profetica e divinatrice.
In che modo un oggetto che non mi dà nessun piacere a riconoscerlo nel vero, diventa, in pittura, l’origine di un godimento estetico? E in modo un oggetto, piacevole in natura, mi dà un piacere più e più intenso, a ritrovano in un’opera d’arte? La risposta, a mio vedere, dipende dal fatto che l’arte esalta ad insolita attività i comuni processi psichici da cui derivano tutti, o quasi, i nostri piaceri; e li immunizza da sensazioni fisiche disturbatrici.