Antonio Curnetta – Comportamento
Non c’è persona più nobile di quella che riesce a gioire per la felicità degli altri, pur avendo la tristezza nel cuore.
Non c’è persona più nobile di quella che riesce a gioire per la felicità degli altri, pur avendo la tristezza nel cuore.
Come “persone”, siamo passati dalle “troppo bigotte” alle “troppo mignotte”.
Considerare una persona, a qualsiasi titolo di rapporto, come cosa propria, oltre che degradante, è illusorio: la pretesa di un possesso esclusivo ed assoluto di una persona non solo è tra le cause più frequenti di amare delusioni, ma comporta pure un’umiliante cosificazione della persona umana che ricorda quella norma vigente presso le tribù primitive israelitiche che proibiva il desiderare la macina da mulino, l’asina e la moglie del prossimo.
Ad un uomo non mi sottometto, al massimo lo metto sotto con l’auto.
Io sono quel tipo di persona che quando dice “ci sono” e perché ci sono…
Non esiste persona più deficiente di chi crede che gli altri siano tutti deficienti.
Chi è debole interiormente, perché deve falsare la sua natura mostrando esteriormente una forza che non possiede? Così non farebbe altro che finire per attrarre le persone sbagliate.