Luigi Augusto Belli – Comportamento
Il problema è che anche le emozioni più sincere si stancano di rincorrere le persone che non sanno apprezzarle.
Il problema è che anche le emozioni più sincere si stancano di rincorrere le persone che non sanno apprezzarle.
Non perdo il mio tempo con gente cafona e con un quoziente intellettivo limitato. Quando…
E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi – con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono – si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra, insomma quel punto che avrebbe nome Dio. Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita (quasi naufraga) di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all’indecenza.
Urla forte in faccia all’odio tutto l’amore del tuo cuore.
Quando l’erba del vicino è sempre la più verde, significa che si è daltonici solo…
Mi confronto solo con chi merita. Il resto, vada a farsi benedire altrove.
Cambiare. È come quando c’è un sasso che sulla tua strada davvero non può stare. Lo afferri per spostarlo. Pesa più di quanto immaginassi. Ma si tratta solo di trovare il giusto bilanciamento. E valutare la forza.