Monica Cannatella – Frasi d’Amore
Io sono qui, ti parlo di continuo, sei tu che non ascolti. Ci sono parole che vanno sentite con il cuore, non con le orecchie.
Io sono qui, ti parlo di continuo, sei tu che non ascolti. Ci sono parole che vanno sentite con il cuore, non con le orecchie.
Forse basterebbe poco. Per Amarsi. Basterebbe non rincorrere, ma incontrarsi. Non trattenere nulla. Imparare a sorprendersi. La vita fluisce. Le stagioni si rincorrono, si susseguono, gli anni passano. Restano i ricordi. Incontrarsi in un crocevia di strade, tendersi la mano e dirsi “Piacere”. E quel crocevia di strade immancabilmente sono la vecchia Te e la nuova Te. “Piacere” “Piacere” farsi eco, fa eco la nuova venuta, con un sorriso. Ecco, vedi, a quel sorriso dobbiamo rispondere con un sorriso. Su quel ponte, tra passato e futuro, come in un gioco di specchi, ci sei tu e al contempo una perfetta sconosciuta. Regalati un’istantanea. Vale un sorriso.
Come una coppa albergasti l’infinita tenerezza e l’infinito oblio t’infranse come una coppa.
L’umore mattutino è correlato ai sogni notturni. Sogna il tuo amore che ti bacia e sei felice di averlo fatto… sogna il tuo amore che ti tradisce e vorresti tornare tra le braccia di morfeo per cambiare il corso del sogno.
In amore, trovare le parole giuste, è un po’ come mettere confini all’infinito.
Ho ricucito strappi al cuore e messo rattoppi all’anima. Ma con i colpi inflitti da sbagli distratti e sentimenti sconfitti, tutto è tornato lacero. E io sono stanca di mettere toppe accomodanti che finiscono col darmi l’aria di chi è fatta solo di pezzi raccolti.
Assurdo cosa accaddequando ti vidi per la prima voltaportavo un cuore entrando nella stanzama uscendo non lo avevo più:Amore, come vetro,lo infranse al primo colpoQuanto tempo è passatoda quel temporaleun rimedio ti avevo datoper le corde vocalie tu mi hai disegnato una libellulache dice “vola da solo”l’avrei dovuta prendere in parolama io non seguo mai la prima strada.