Marta Giannone – Comportamento
A volte ci facciamo cullare dalla stabilità di una non sceltadalla certezza che se non c è scelta, forse non c è errore.
A volte ci facciamo cullare dalla stabilità di una non sceltadalla certezza che se non c è scelta, forse non c è errore.
Il rancore ti fa perdente; l’amarsi, il volersi bene, ti fa vittorioso.
Non c’è tempo per riposarsi; quando ne troverai sarà perché ti sei intiepidito.
Hai una giustificazione per tutte le stupidate che fai o dici? Guardati intorno, sicuramente troverai…
Una persona volenterosa può arricchirsi ma la ricchezza non può foggiare la volontà.
Aveva sempre creduto che il loro, fosse un rapporto speciale, magico. Uno di quelli che non puoi etichettare, che quando ti chiedono ‘ma lui chi è? ‘ tu non riesci a rispondere, perché in fondo neanche tu, ne tanto meno lui, sai di cosa si tratta. Il loro era un rapporto usa e getta, ma infinito. Fatto di promesse (infrante, ma questo era sempre una sorpresa nonostante fosse consuetudine), sussurri d’amore, urli d’odio, canzoni dedicate prima di fuggire, canzoni per perdonarsi, canzoni, cazzotti, risate e lacrime. Si dicevano addio, magari non parlavano per giorni, settimane, mesi; ma prima o poi o l’uno o l’altro tornava. E bastava un ciao che tutto riesplodeva. Si riprendeva a parlare assiduamente, rendendosi conto che il tempo passato non aveva allontanato, anzi. E ci si riprometteva che non sarebbe più successo. E poi risuccedeva. Lei ci credeva davvero, che lui era speciale; che lui era come lei. Ma se c’è una cosa che solo ora può capire, è che nessuno sarà mai come lei. Lui non è mai stato come lei, lui era un coglione qualunque che non tornò più; che se tornava era solo per noia. Finzione. Ecco cos’era il loro rapporto. Nient’altro.
Noi (anime oscure) che temiamo più la vita che la morte.