Francesco Sidoti – Comportamento
Pensare solo a se stessi è l’inizio di un cammino verso l’oblio.
Pensare solo a se stessi è l’inizio di un cammino verso l’oblio.
La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l’ho imparato all’asilo.La saggezza non si trova al vertice della montagna di studi superiori, ma nei castelli di sabbia del giardino dell’infanzia.Queste sono le cose che ho appreso:- dividere tutto con gli altri;- giocare correttamente;- non far male alla gente;- rimettere le cose a posto;- sistemare il disordine;- non perdere ciò che non è mio;- dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno;- lavarmi le mani prima di mangiare;- i biscotti caldi e il latte freddo fanno bene;- condurre una vita equilibrata: imparare qualche cosa, pensare un po’, disegnare, cantare, ballare e lavorare un tanto al giorno;- fare un pisolino al pomeriggio;- nel mondo badare al traffico, tenere per mano e stare vicino agli altri;- essere consapevole del meraviglioso;- ricordare il seme del vaso: le radici scendono, la pianta sale anche se nessuno sa veramente come e perché, ma tutti noi siamo così;- i pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e perfino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure;- non dimenticare, infine, la prima parola che ho imparato, la più importante: osservare.Tutto quello che mi serve sapere sta lì, da qualche parte: le regole auree, l’amore, l’igiene alimentare, l’ecologia, la politica e il vivere assennatamente.Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti, elaborarlo in termini adulti e sofisticati, applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo del mondo e si dimostrerà vero, chiaro e incontrovertibile.Pensate per esempio a come il mondo sarebbe migliore se noi tutti, l’intera umanità, ci mettessimo sotto le coperte per un pisolino ogni pomeriggio e prendessimo latte e biscotti alle tre, o se tutti i governi si si attenessero al principio basilare di rimettere ogni cosa dove l’hanno trovata e di ripulire il loro disordine.Rimane, infine, sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti.
Alcune volte avrei voluto rimanerci meno male, alcune volte avrei dovuto sorridere e mandare a fanculo in silenzio, alcune volte sarebbe stata la cosa migliore, ma purtroppo sono buona e le cattiverie mi bloccano, le cattiverie mi feriscono e mi si piazzano lì dove dovrebbe esserci solo “amore”. Dovrei imparare e posso imparare!
Con fierezza vivo e mi vanto di ciò che sono, non abbasso la testa davanti a nessuno. Non è presunzione, ma è l’altero di chi ha carattere e stima di se stesso. Non temo confronti perché della lealtà ne faccio uno stile di vita, e del mio orgoglio ne faccio un’arma per chi crede di sopraffarmi.
Il desiderio è la chiave della motivazione, ma è l’impegno deciso nel perseguire accanitamente il…
Il mio carattere è come quello di un tarlo. Morsico il mio legno senza ascoltare…
Oltre chi si dedica al volontariato, andrebbe ringraziato anche chi pratica l’involontariato, chi inconsapevolmente, inavvertitamente,…