Daniela Rando – Comportamento
Io voglio essere pazza. Sarei triste ed insoddisfatta e perennemente infelice, se non lo fossi. Dunque siate tristi ed insoddisfatti e perennemente infelici, voi poveri sani di mente.
Io voglio essere pazza. Sarei triste ed insoddisfatta e perennemente infelice, se non lo fossi. Dunque siate tristi ed insoddisfatti e perennemente infelici, voi poveri sani di mente.
La medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell’amicizia.
Ci sono porte che si aprono e porte che si chiudono. Nella mia vita personalmente sono titubante e attenta ad aprirle, ma decisa e diretta quando voglio chiuderle.
Troppo facile cavalcare l’onda quando ce la troviamo servita su un piatto d’argento.
La carne non ammette limiti nel piacere, e il tempo che serve a procurarle tale piacere è anch’esso senza limiti. Ma il pensiero che ha appreso a ragionare intorno al fine e al limite di ciò ch’è pertinente alla carne, e che ha soppresso il timore dell’eternità, ci rende possibile una vita perfetta, per cui non sentiamo più l’esigenza di un tempo infinito: esso non rifugge dal piacere ne, quando le circostanze ci portano al momento di uscire dalla vita, può dire di andarsene avendo tralasciato qualcosa di ciò che rende questa ottima.
È incredibile come certe persone si nascondono dietro la loro pseudo sincerità.
Voler che un ateo la pensi come un credente (o viceversa) è una pretesa senza capo né coda. Ma quando entrambi si lasciano trasportare dal fanatismo o dalla voglia di fare il trombone, iniziano subito a parlare una stessa lingua, ossia quella della comune inciviltà e delle reciproche mazzate verbali.