Cesare Pavese – Comportamento
Perché, quando si è sbagliato, si dice “un’altra volta saprò come fare”, quando si dovrebbe dire: “un’altra volta so già come farò”?
Perché, quando si è sbagliato, si dice “un’altra volta saprò come fare”, quando si dovrebbe dire: “un’altra volta so già come farò”?
Gli scrittori sprecavano lunghi paragrafi e pagine in descrizioni, per costruire la trama e sviluppare…
A chi ha riso dei miei problemi, a chi mi fa il bel faccino davanti e mi parla dietro, a chi vorrebbe mettermi i bastoni tra le ruote, a chi mi addita perché non sono d’accordo con loro a chi cerca di sminuirmi a chi vorrebbe vedermi strisciare. Beh io a tutte queste persone dico. Mi dovrete sopportare e farvi andare giù che io non ho mai mollato e mai mollerò e vi ho dato dimostrazione io sono sempre più su e voi state scendendo giù! Fottetevi.
Pochi hanno il coraggio e conoscono il piacere di rimanere soli con se stessi, perché quando sei solo e ti fai qualsiasi domanda…
Alcuni lodano la mattina ciò che alla sera criticano; ma pensano sempre che l’ultima opinione è quella giusta.
Le persone sensibili sono di poche parole, ma la loro anima parla continuamente. E lo fa attraverso i gesti, gli sguardi e i silenzi.
Si sbaglia sempre nella vita, siamo umani, ma non si può perdere solo per orgoglio, una persona che ti riempie la vita, vale la pena darsi un’altra possibilità a vicenda e provare a ricominciare daccapo.