Antonella Coletta – Comportamento
Io? Io voglio solo tempo, adesso. Tempo per me. Che sia tutto mio. Dare tempo al mio tempo. Per recuperare i pezzettini di me sparsi, per ricucirmi “tratti d’anima”, silenziosamente.
Io? Io voglio solo tempo, adesso. Tempo per me. Che sia tutto mio. Dare tempo al mio tempo. Per recuperare i pezzettini di me sparsi, per ricucirmi “tratti d’anima”, silenziosamente.
Tutti sono bravi a dirti cosa devi fare, ma nessuno quando si trova nella tua situazione sa cosa deve fare.
L’angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell’angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell’insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
La fine di una ottima relazione può essere causata da un piccolo disguido.
Non c’è più cattivo, di un buono, che diventa, cattivo.
Se ascolti sempre tutto quello che ti dicono, non farai molta strada e la darai…
Della felicità e dell’amore, molti parlano ma pochi ne sanno.