Silvia Nelli – Comportamento
La dignità di una persona è qualcosa che non andrebbe toccata. La dignità, il poter camminare a testa alta non solo è un diritto di tutti ma per prima cosa bisogna poterselo permettere!
La dignità di una persona è qualcosa che non andrebbe toccata. La dignità, il poter camminare a testa alta non solo è un diritto di tutti ma per prima cosa bisogna poterselo permettere!
A chi si professa santo, puntando il dito verso chi è “diverso da loro” io…
A volte si dicono cose che non si vorrebbero dire, e mettere una rapida retromarcia poi non è più possibile.
I fatti parlano più delle parole…
C’è gente che sputa nel piatto in cui mangia, ma qualcuno fa di peggio e fa anche la scarpetta.
Chi ti cerca solo quando ha bisogno, non merita di trovarti.
Quante strade impolverate percorriamo ogni giorno!Giardini incolti ed erbacce sui muri, cani randagi denutriti che si muovono in branco alla ricerca di cibo, schiene di lavoratori piegate dalla fatica.E ci meravigliamo dello sporco della via, ci stupiamo dell’incuria della terra, cacciamo via i cani affamati e ci commiseriamo dei dorsi curvati di chi sgobba.Ma quella strada non è forse la nostra stessa vita?Il pulviscolo, è l’insieme delle angosce che offuscano la mente;Il giardino abbandonato, è un cuore che non intendiamo;Le sterpaglie sulle pareti, divengono le incancellabili cicatrici dell’anima;i cani randagi, quel senso del dovere che si muove come un branco conforme al “giusto” e alla “ragione” e che lentamente però muore nella fame di una vita che non vive;Le schiene piegate dei lavoratori, raffigurano, infine, i nostri corpi devoti con dovizia alla bellezza esteriore china nell’infima materia che occulta la sostanza della vera essenza.
A chi si professa santo, puntando il dito verso chi è “diverso da loro” io…
A volte si dicono cose che non si vorrebbero dire, e mettere una rapida retromarcia poi non è più possibile.
I fatti parlano più delle parole…
C’è gente che sputa nel piatto in cui mangia, ma qualcuno fa di peggio e fa anche la scarpetta.
Chi ti cerca solo quando ha bisogno, non merita di trovarti.
Quante strade impolverate percorriamo ogni giorno!Giardini incolti ed erbacce sui muri, cani randagi denutriti che si muovono in branco alla ricerca di cibo, schiene di lavoratori piegate dalla fatica.E ci meravigliamo dello sporco della via, ci stupiamo dell’incuria della terra, cacciamo via i cani affamati e ci commiseriamo dei dorsi curvati di chi sgobba.Ma quella strada non è forse la nostra stessa vita?Il pulviscolo, è l’insieme delle angosce che offuscano la mente;Il giardino abbandonato, è un cuore che non intendiamo;Le sterpaglie sulle pareti, divengono le incancellabili cicatrici dell’anima;i cani randagi, quel senso del dovere che si muove come un branco conforme al “giusto” e alla “ragione” e che lentamente però muore nella fame di una vita che non vive;Le schiene piegate dei lavoratori, raffigurano, infine, i nostri corpi devoti con dovizia alla bellezza esteriore china nell’infima materia che occulta la sostanza della vera essenza.
A chi si professa santo, puntando il dito verso chi è “diverso da loro” io…
A volte si dicono cose che non si vorrebbero dire, e mettere una rapida retromarcia poi non è più possibile.
I fatti parlano più delle parole…
C’è gente che sputa nel piatto in cui mangia, ma qualcuno fa di peggio e fa anche la scarpetta.
Chi ti cerca solo quando ha bisogno, non merita di trovarti.
Quante strade impolverate percorriamo ogni giorno!Giardini incolti ed erbacce sui muri, cani randagi denutriti che si muovono in branco alla ricerca di cibo, schiene di lavoratori piegate dalla fatica.E ci meravigliamo dello sporco della via, ci stupiamo dell’incuria della terra, cacciamo via i cani affamati e ci commiseriamo dei dorsi curvati di chi sgobba.Ma quella strada non è forse la nostra stessa vita?Il pulviscolo, è l’insieme delle angosce che offuscano la mente;Il giardino abbandonato, è un cuore che non intendiamo;Le sterpaglie sulle pareti, divengono le incancellabili cicatrici dell’anima;i cani randagi, quel senso del dovere che si muove come un branco conforme al “giusto” e alla “ragione” e che lentamente però muore nella fame di una vita che non vive;Le schiene piegate dei lavoratori, raffigurano, infine, i nostri corpi devoti con dovizia alla bellezza esteriore china nell’infima materia che occulta la sostanza della vera essenza.