Alexandre Cuissardes – Comportamento
Nessuno sa nessuno ha visto, quando c’è da denunciare. Tutti sanno, tutti hanno visto, quando c’è da criticare.
Nessuno sa nessuno ha visto, quando c’è da denunciare. Tutti sanno, tutti hanno visto, quando c’è da criticare.
La chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c’è, perciò io maledico il modo in cui sono fatto, il mio modo di morire sano e salvo dove mi attacco, il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia quello che non c’è.
Essere unici vuol dire avere la possibilità di dare agli altri ciò che non hanno.
Noi siamo fatti in modo tale che possiamo ottenere un intenso piacere da un contrasto e molto poco da uno stato di cose.
Quando vedi negli altri dei nemici è perché dentro di te ne alberga uno.
Devo cambiare. Devo smettere di capire e accettare sempre che le persone non siano tutte uguali, non ha senso se mentre lo fai poi non vieni capito. Non serve a niente se mentre tu accetti che siano fatti diversi da te loro non pensano la stessa cosa e ti vengono incontro. Si; devo cambiare e devo essere come quelle persone opportuniste che lasciano al caso le cose, che prendono dove e fin quando c’è da prendere. Loro vivono molto meglio di noi che siamo fatti di pazienza e comprensione.
Bisogna seguire una propria linea, bisogna avere una propria personalità, un proprio modo di essere. Decidere con la propria testa e non con la testa degli altri. Bisogna sapersi prendere le proprie responsabilità!