Daniele De Patre – Comportamento
Conoscere gli altri? Impossibile se prima non si conosce se stessi.
Conoscere gli altri? Impossibile se prima non si conosce se stessi.
Noi siamo quelli che diciamo di voler bene poi, alla prima occasione voltiamo le spalle. Noi siamo quelli che diciamo di amare gli animali poi, andiamo nei circhi, compriamo le pellicce, mangiamo le carni. Noi siamo quelli che facciamo gli auguri di buon Natale poi, per 364 giorni ci scordiamo dell’altro. Noi siamo quelli che diciamo di tenere alla salute dei nostri figli poi, facciamo mangiare loro solo “merda”. Noi siamo quelli che parliamo di altruismo, sensibilità, sostegno poi, fuggiamo tutto questo. Noi siamo quelli che nel parlare di un sofferente esclamiamo “poverino” poi, lo incrociamo e gli neghiamo anche una semplice carezza. Noi siamo quelli che diciamo di credere in Dio fatto uomo poi, nell’incontro quotidiano con Gesù, siamo capaci di dirgli: “Non ti conosco”. Noi siamo questi.
Ringrazio la mia sana “pazzia” se oggi sono una persona fottutamente forte.
Cosa non fare mai: usare troppo frequentemente le parole e le espressioni di moda. Fa orecchiante senza personalità. Es. anni Sessanta: divino. Anni Settanta: cazzo e allucinante. Anni Ottanta: a livello di, cioè, sinergia. Anni Novanta: magico, know how. Anni Duemila: quant’altro, peraltro, gestire.
E a volte vincono gli errori, se servono a imparare.
Nei boschi ricordarsi il bastone, nella vita appoggiarsi alla saggezza. E non si cade!
Può essere facile perdersi nelle pretese altrui, finendo col vivere la vita di altre persone.