Daniela Aspa – Comportamento
Vestono veli di falsità pur di sentirsi importanti agli occhi di chi li segue, chissà se in fondo in fondo però riescono a provare sdegno per se stessi, visto che non hanno personalità.
Vestono veli di falsità pur di sentirsi importanti agli occhi di chi li segue, chissà se in fondo in fondo però riescono a provare sdegno per se stessi, visto che non hanno personalità.
Quando incontri l’eleganza non noti il vestito che indossa, ne percepisci solo la sobrietà, quella capacità di saper sceglier fra ciò che serve e ciò che è inutile, ne sperimenti la cortesia che non è formalità ma grande civiltà, ne apprezzi la gradevole ironia, la riconosci da quei sorrisi che nulla hanno delle grossolane, stupide grasse risate degli esibizionisti portatori di orpelli e abiti griffati ma malamente indossati.
La perdita del potere trascina con se parenti e amici.
Di padre ce n’è uno, tutti gli altri sono nessuno. Non dare consigli se non ti sono richiesti. Ognuno ha il suo modo di vivere, di amare, ognuna conosce la propria verità interiore.
Ogni giorno riesco a meravigliarmi delle persone, dei modi, dei toni e delle loro azioni. Riesco a meravigliarmi sempre, ogni volta e purtroppo mai in senso positivo. Riesco a meravigliarmi del modo che hanno di usare le loro colpe e i loro errori contro gli altri. Di come siano abili a creare storie sul tuo conto e farle girare, creando attorno a te risentimento, diffidenza e astio che non meriti. Un astio e una diffidenza che non durerà a lungo, ma ricadrà su chi l’ha “partorita”! Mi meraviglia ancora quando li sento parlare con gli altri, vedere come riescono ad “apparire” persone degne di rispetto, fiducia e stima quando in verità non sanno nemmeno cosa siano queste tre parole. E nel mostrare tutta la loro “stupidità” e “ignoranza” nel non capire che prima o poi tutto ciò che è finto, costruito e “apparenza” decade! Mi meraviglia più di tutto vederli camminare fieri del loro “sporco” modo mentre ancora seminano parole e giudizi sugli altri senza riserva ne vergogna alcuna.
Tra il nessuno e il chiunque scelgo il nessuno. Questo perché quello che cerco non si trova ovunque.
Per lei era così semplice. Complicarsi la vita, era da sempre la cosa che le riusciva meglio e malgrado le passate esperienze l’avessero segnata, continuava a ripetere gli stessi, identici, errori. Ogni volta.