Luigi Moretta – Comportamento
Quando la pazienza finisce, l’impazienza punisce.
Quando la pazienza finisce, l’impazienza punisce.
La gente può non vedere i propri limiti, ma dopo vari schianti li imparerà a memoria, come si imparano le carezze invisibili.
Non mi conquistano le belle parole, ma le belle persone. Non mi espongo per due chiacchiere, ma per veri e propri fatti. Non mi deprimo per un giudizio, ma per una vera e propria sconfitta ingiusta. Io che non so essere diversa, ma che so cambiare a seconda di chi ho di fronte. In base a ciò che ricevo… mi comporto.
Gli uomini non sospettano colpe che non commettono.
Tronfio del mio non sapere.Nulla occorre al saper “vivere”.
Quale guida si può essere per gli altri, se non si è saputo guidare se stessi?
Per difendere un’amicizia, un amore, un diritto, una giusta causa, quanto siamo disposti a combattere? Siamo onesti con noi stessi, lo facciamo sempre poco e sempre meno. Fragilità, ipocrisia, egoismo, superficialità ci attanagliano. Spesso ci trinceriamo dietro un “cosa posso fare?”, oppure un “non è colpa mia”; troppo facile, troppo arrendevoli. Combattere per un’amicizia, un amore, un diritto, una giusta causa, costa fatica, sacrificio, delusione, pianto, sofferenza, ma se sorretti dalla fede, al termine del nostro cammino, potremo dire come San Paolo: “ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.