Antonino Gatto – Comportamento
L’ignorante, critica il suo compagno, mentre mangia la torta, convinto che l’unica dolciuria sia leccare il coltello.
L’ignorante, critica il suo compagno, mentre mangia la torta, convinto che l’unica dolciuria sia leccare il coltello.
Ragioniamo nudi, ma parliamo vestiti.
Soltanto la certezza della completa inutilità dei miei sforzi può inibirmi nell’agire. Ometto di esplicitare un mio personale punto di vista solo quando ho la consapevolezza che niente di ciò che potrò dire verrà compreso.
Un giorno smetterò. Smetterò di guardarmi sempre indietro. Di chiudere due volte la macchina due volte per paura di non averlo fatto bene la prima. Smetterò di avere paura delle possibilità non programmate. Smetterò le mie insicurezze, i miei timori. Smetterò i sensi di colpa per ciò che ho fatto ma non avrei dovuto e per ciò che avrei potuto ma non ho fatto. Smetterò di considerare le persone solo dal mio punto di vista. Smetterò di preoccuparmi per la metà delle cose per cui mi preoccupo ora. Smetterò di tenere me stesso sotto chiave, sempre in fondo ad un cassetto. Mi chiedo solo se, quel giorno, smetterò anche di essere me stesso. O se, solo quel giorno, comincerò a vivere sul serio.
Forse dovrei guardarmi allo specchio e cercare in fondo agli occhi un residuo, una traccia di lei.
Vorrei, senza farmi vedere, prendere tutte le facce della gente. Stampate dentro me ho le facce del passato e che per non dimenticare ho inciso nel mio cuore di carne. Quelle altre facce che oggi mi feriscono, contratte, tese, corrotte dal male le porto stampate nel mio cuore di pietra.
Ostentare saccenza è sintomo di grande insicurezza.