Lailly Daolio – Abilità
Capire di bastarsi è già un gran traguardo.
Capire di bastarsi è già un gran traguardo.
Nessuno è in grado di affrontare un’onda se non si è in grado di nuotare.
Prima di voler combattere per qualsiasi cosa, bisogna combattere contro se stessi e vincere le proprie paure solo cosi si diventa più forti.
Pochi hanno il dono di saper danzare facendo volteggiare il corpo, ma tutti non abbiamo bisogno di maestri per farlo con la mente.
Solo tu puoi decidere di vivere scoprendo chi sei veramente, ma puoi anche decidere di non farlo: a te la scelta, sapendo però che questa farà la differenza tra vivere e morire.
Lottare per la sopravvivenza è diventata la priorità degli esseri umani. Un mondo corrotto ha reso schiavi. Sopravvivere e non vivere come si dovrebbe, è diventata la regola.
La storia la scrive solo chi la conosce.
Chi possiede capacità spesso supera gli ostacoli.
Ciò che oggi ti disseta, domani, finirà per assetarti.
Nessun calcolatore fantascientifico, pur dotato di un meccanismo incredibilmente plastico e sofisticato, sarebbe mai riuscito ad astrarre un dramma di Ibsen o la lirica di Garcia Lorca o, anche,” Amacord “di Fellini… Nessuna megatecnica, nessuna intelligenza artificiale prodotta dal gigantismo tecnologico potrà mai arrivare alle indefinibili capacità di astrazione che ha, ad esempio, un bambino che gioca.
Mancando una sola pecora, in un grande gregge, il pastore ne avverte l’assenza.
Walter osservò che il numero di possibili comportamenti di un essere con un cervello costituito solamente da due cellule, influenzatesi tra loro, è uguale a sette. Se con soli due elementi in connessione vi sono sette possibilità di comportamento, per il cervello umano occorre moltiplicare il numero due per trecento milioni di milioni di volte. Perciò Walter definisce il cervello un fantastico, impossibile mostro. Usiamolo però!
Posso raggiungere tutto ciò che la mia mente può immaginare.
Mi hanno detto che per emergere e lavorare nel campo della musica o nella vita in generale, devo avere un nome; io ho risposto che ho sia un nome che un cognome.
Non esiste parola più brutta che possa coprirne il significato dell’inganno!
Parlo e ricevo sentenze; parole superficiali studiate chissà su quali manuali destinati all’uso dell’arroganza conveniente. A questa gente dall’ego superbo con umiltà do un consiglio: dato che vi ritenete più bravi di me a vivere la mia vita, applicate alla vostra ogni soluzione finale che mi avete suggerito.
La nostra mente è il nostro potere.