Ada Roggio – Guerra & Pace
Non si uccide per orgoglio, non si uccide per un Dio, non si uccide e basta.
Non si uccide per orgoglio, non si uccide per un Dio, non si uccide e basta.
È il corso naturale della vita “ferire e ferirsi”. Piangere e far piangere. Deludere e deludersi. È la vita che ci fa da maestra e interprete di tutto quello che ci capita. Dall’esperienza del vissuto nel bene o nel male c’è sempre qualcosa che c’insegna. Da ogni dolore, da ogni delusione, da ogni ferita; impariamo, maturiamo e prendiamo atto del valore dell’esistenza, del valore della felicità, ma soprattutto impariamo che non bisogna mai arrendersi e non bisogna mai lasciare che la vita ci scivoli tra le mani senza viverla e combattere per ciò che vogliamo.
La pace non è solo un fine remoto da raggiungere, ma un mezzo per raggiungere quel fine.
I ricordi, la musica, restano nell’anima, nessun temporale cancellerà.
Ci sono tre tipi di battaglie: quelle che si possono vincere, o perdere, quelle perse in partenza, quelle che non si vogliono vincere.
Quando comincia una guerra, la prima vittima è sempre la verità, quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate, quelle dei vincitori diventano storia!
Niente contribuisce alla pace dell’anima più che il non avere opinioni.