Adele Cariola – Anima
La conquista di un’anima è solo un punto d’inizioe non un punto d’arrivo, bisogna coltivarla comeun giardiniere coltiva il suo roseto.
La conquista di un’anima è solo un punto d’inizioe non un punto d’arrivo, bisogna coltivarla comeun giardiniere coltiva il suo roseto.
Non proprio tutto passa. Qualcosa resta ancorato nelle profondità del cuore, e rimane impigliato nelle maglie dell’anima. Per sempre.
Roca l’anima mia, lontana dal tuo respiro.
Non sono ne giada ne topazio, sono una pietra grezza come un ciottolo qualsiasi, che magari nessuno può degnare di uno sguardo. Non sono semplice io, ci vuole tempo e cura per levigarmi, non ho bisogno solo di parole dolci o di vezzi. La vera abilità è nel sapermi trattare, nel farmi tremare, con uno sguardo o con una carezza, non ho bisogno di parole, ho bisogno di carezze.
Se non è la tua anima a vedere, gli occhi servono a poco.
La nostra anima ha perso di vista Ermes, non gioca più, è tutta intenta a conoscere ciò che ha, la casa in città e quella al mare, la messa della domenica, le buone abitudini, magari in mezzo a lamenti e qualche rimpianto. Solo i saggi sono veramente mercuriali: giocano ancora a ottanta anni come i bimbi, sono curiosi, osservano, silenziosi, quasi in disparte… i veri saggi non sai mai cosa pensano, sono misteriosi come i bambini. Anzi i saggi e i bambini non pensano!
È più facile impegnarsi ad essere ridicoli imitando la personalità altrui, piuttosto che arrendersi all’evidenza…