Adolfo Coppola – Comportamento
Mai cercare chi sfugge, se una persona ci tiene c’è sempre.
Mai cercare chi sfugge, se una persona ci tiene c’è sempre.
Se le parole avessero un prezzo, riscopriremmo tutti il valore del silenzio.
Cerchiamo continuamente l’ebbrezza. Non vogliamo soffrire. Bene, voi sapete che c’è molto da imparare dalla sofferenza. Certo, io preferirei imparare e insegnare nella gioia; ma negare che nella sofferenza vi sia un certo valore è un errore enorme.
Non dimentico, non perdono, non passo sopra agli errori che hanno fatto con me, cattiva? Non lo ero, ma la vita mi ha portata a difendermi dalle delusioni, quando ne abbiamo avute troppe non si ha voglia di soffrire ancora.
Basta dare un’occhiata a un paranoico: si sente costantemente minacciato da qualcosa che non c’è, interpreta sempre la raltà in termini di certe esperienze trascorse o dei condizionamenti che ha subito.
Alcuni, di fronte alla malvagità e alla cattiveria, si ritraggono non per viltà ma per ripugnanza a discutere con un insolente.
Vorrei ricaricare l’orologio dell’eternità per ritagliarmi addosso miniature di felicità. Riflessi di fanciullezza, infranti dal passare del tempo, solcano il mio vivere tra squarci di lacrime e rattoppi di serenità. Misterioso è il mio destino che mi spinge in un flusso di infinite emozioni, mi sballotta o mi culla verso un viaggio ignoto, unico e lascio dietro di me una trama sottile ma indelebile, di vissuto, tracce di un passaggio che a volte appare inesistente. Imbriglio fantasie e mi ubriaco di nulla per lasciarmi trasportare verso nuove dimensioni: il cuore accoglie, ma la mente rifiuta spiccioli d’immaginario. Un giorno dopo l’altro ho consumato tutti i miei passi, tracciando nuove forme, modellando l’avvenire, quando farò un viaggio dentro me stessa? Com’è precaria la felicità, lascio infiacchire la vita nel vuoto aspettando che la quiete della sera varchi soglie provvisorie allettanti di illusioni. Uno slancio vitale filtra i miei pensieri, memorie, sogni, rabbia fluiscono sotto i colpi della realtà. È il momento del ritorno alla base.