Agata Ferrara – Social Network
Gente che per dare un senso alla propria vita è costretta a stare su Facebook.
Gente che per dare un senso alla propria vita è costretta a stare su Facebook.
Se davvero il male fatto torna raddoppiato, su Facebook avremo presto una quantità industriale di fondoschiena seduti su cocci di bottiglia.
L’amore vero non vive sui social network. Le persone non vanno immaginate, ma vissute.
Facebook è così ha molteplici aspetti nel bene e nel male. Il bello è che leghi con alcune persone mentre avverti che non potresti mai legare con altre. Quando ti affezioni hai diversi modi per farglielo sentire in primis con la presenza, c’è la chat, i commenti o basta anche un semplice mi piace che dice “sono qua con te”. Quando non si trova il tempo nemmeno per questo ma per altro si beh, ricordo che facebook da la possibilità di rimuovere. Ha più senso e ci si resta meno male.
Come sono cambiati i tempi, prima gli uomini per conoscerti inventavano mille pretesti. Ora sanno solo dire: sei su Facebook? Hai la cam? Ad uno ho risposto così: io ho una cam matrimonial, una casa bilocal, un bagn. Non l’ho sentito più. Che tempi.
Si chiamano “amore” su Facebook e poi si cornificano su Skype.
Facebook è l’unione della falsa faccia e del libro mancato, del pensiero collettivo e della facile comunicazione, dell’ingenua faccia ideale che evade dal mondo reale e della scrittura del pensiero d’altri, ma anche di un’espressione personale facilitata dalla condivisione e di eccezionali manifestazioni singolari della libertà del pensiero individuale che eccede la “regola”.