Agata Ferrara – Social Network
Gente che per dare un senso alla propria vita è costretta a stare su Facebook.
Gente che per dare un senso alla propria vita è costretta a stare su Facebook.
E più guardo facebook e più mi rendo conto di quanta falsità regna dietro ad uno schermo, di quanta ipocrisia tirano fuori certe persone solo perché non puoi guardarle negli occhi, di quanto schifo fanno quelli che si vogliono dipingere in un modo ma sono totalmente in un altro, ben venga chi non cambia faccia solo perché sta dietro ad un computer.
Ignoranti e stupidi popolano il web con l’arma più potente: il diritto di parola senza il filtro del cervello.
Le nostre emozioni unite attraverso i social network sprigioneranno un enorme potenziale… un potere in grado di cambiare la realtà che ci circonda.
Difficile capire il perché, persone iscritte ai Social Network si meravigliano quando ricevono una cosiddetta “fregatura”. Dovrebbero meravigliarsi invece, quando vengono riempiti di consensi, attenzioni, gentilezze, eccetera che non hanno mai ricevuto nella vita reale. Troppo facile sparare a zero dopo, se si chiama mondo virtuale ci sarà pure un motivo, quindi come ci si esalta nei momenti migliori e si accettano, così dovrebbe essere anche per il contrario.
La gente va a mare, in montagna,, al cinema, al parco, a ballare, al ristorante e non si pone il minimo dubbio di quanto possa essere ridicolo rivelarlo su un social network. “Presso: nel mondo dei sogni”. Ma scherziamo o cosa? Io vi do un bel consiglio: andate da uno psicologo. Uno bravo.
La natura polimorfa e camaleontica dei social network sostituisce oramai quasi tutto. Non serve andare in chiesa per pregare: lì sfilano santi e cristi a tutte le ore. Non serve neanche appartarsi intimamente per amoreggiare, anche se si convive nella stessa casa: va di moda l’esibizione virtuale. Forse non è necessario neanche cucinare piatti elaborati, basta vederli sfilare. Credo che si stia perdendo qualcosa per strada e tutto è grottescamente un po’ ridicolo.