Ai Yazawa – Stati d’Animo
Fino a quel giorno ero vissuta correndo come un’ossessa dentro un tunnel buio, cercando di raggiungere l’uscita. Che però non era una semplice uscita, era un grosso buco bianco. E io ne ero terrorizzata.
Fino a quel giorno ero vissuta correndo come un’ossessa dentro un tunnel buio, cercando di raggiungere l’uscita. Che però non era una semplice uscita, era un grosso buco bianco. E io ne ero terrorizzata.
Mi alzai. Tossii. Mi venne un conato di vomito. Mi infilai lentamente i vestiti. “Mi fai sentire uno zero!” Le dissi. “Non posso essere così tremendo! Devo avere anche qualche lato buono!” Finii di vestirmi. Andai in bagno e mi buttai un po’ d’acqua sulla faccia, mi pettinai. Se solo potessi pettinarmi anche la faccia, pensai, ma è impossibile.
Di notte anche un pensiero è rumore, anche un’emozione è frastuono. E un ricordo diventa assordante.
L’effetto beatificante del perdono.
Quando tocchi il fondo, quando vedi il buio più nero, quando pensi che sei stanca che non riesci più a sopportare tutte le prove che la vita ti ha messo davanti, ecco che arriva la svolta, quel raggio di sole che riaccende il sorriso sul tuo volto, e sai che niente e nessuno riuscirà mai più a spegnerlo!
Ho capito che nella vita è difficile vivere perché c’è troppa falsità e questo rende tutto ingiusto.
Non cerco applausi né consensi da nessuno. La vita mi ha addestrata ad avere pazienza, a saper aspettare… il giusto e il meglio.