Alan Gonni – Filosofia
L’eroe non è colui che resta sul campo fino alla fine, ma è colui che sa dove arrivano i propri limiti.
L’eroe non è colui che resta sul campo fino alla fine, ma è colui che sa dove arrivano i propri limiti.
Come sempre abbondano le ragioni pratiche per giustificare l’assurdo, per indurre all’impossibile.
Il cosmo è la sintesi del desiderio di Dio e, nel cosmo, noi siamo il suo strumento immaturo.
Il domani è solo una bugia se oggi “vivi” negando un sorriso a chi solo quello basterebbe per sentirsi ancora vivo.
La grazia non si conquista con i meriti, ma per bontà di chi la dona.
Alfine, dunque andai dagli artefici, ché qui ero sicuro di non conoscere che poco o niente, e d’altra parte sapevo che avrei trovata gente fornita di molte belle cognizioni. E in questo non m’ingannai, ché in realtà essi sapevano cose ch’io non sapevo, e per questo riguardo eran più sapienti di me. Ma, o cittadini ateniesi, mi sembrò che il medesimo difetto dei poeti lo avessero anche i buoni artefici: pel fatto stesso che disimpegnava bene la propria arte, ciascuno presumeva d’esser sapientissimo anche nelle altre cose maggiori, e questo errore offuscava quella loro sapienza. Cosicché io, tenendo presente l’oracolo, domandavo a me stesso se preferissi rimanere così com’ero, non sapiente della loro sapienza, né ignorante della loro ignoranza, oppure aver, come han loro, tutt’e due insieme questi requisiti. Risposi allora, a me stesso e all’oracolo che mi giovava rimanere com’ero:.
I numeri esorcizzano il disordine.