Albert Camus – Tempi Moderni
L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo.
L’assurdo nasce dal confronto fra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo.
Non voglio essere un genio: ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo.
Ripensando a un anno fa, so per certo che rifarei tutto, ma con più grinta e più carattere, senza compromessi. Io sono come sono e non mi cambierò mai, è il mio sorriso adesso che deve ritornare sul mio volto. È come un puzzle di 3000 pezzi, ci vuole pazienza nel riordinarli e a suddividerli per colore e forma, per poi intersecarli fra loro, ma per fare questo occorre molto tempo. Il tempo adesso non mi è molto amico, i miei pensieri si affollano nella testa e sembrano in confusione, attratti solo da un unico interesse, proprio quello a cui non dovrei pensare e mi fa star male. A poco servono le parole delle persone care, per cercare di aiutarmi a stare meglio, è da me che deve partire l’imput, me e solo me. Ci sono momenti in cui pecco di allegria apparente, altri di netta sofferenza, non è giusto ma è così, adesso. Vorrei essere come la fenice, morire e rinascere dalle proprie ceneri, più forte che mai.
In un modo o nell’altro dovremmo essere riconoscenti al traffico. Se di tanto in tanto riflettiamo è anche merito di quest’ultimo.
Un minuto di Silenzio per tutta quella Gente Affetta da “invidia cronica”.
Questo mondo puzza troppo di ipocrisia falsità e malvagità, aprite il cuore se volete respirare l’amore.
L’Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l’incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l’intelligenza, come un vivido sangue. È un’intelligenza che, evidentemente, non serve a nulla. Essa non è spesa a beneficio di alcuna istituzione che possa migliorare di un poco la condizione umana. Tuttavia scalda il cuore e lo consola, se pure si tratta d’un ingannevole, e forse insensato, conforto.