Albert Einstein – Comportamento
L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.
L’uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.
Cammino con chi mi ama, è solo con loro che intendo proseguire la mia strada. Non voglio più mezze presenze e false compagnie. Non mi bastano più gli affetti concessi a “rate” o il tempo “determinato”!
Nascondersi dietro un dito è un’impresa abbastanza ardua. Eppure in molti ci provano.
“Carpe Diem” Cogli l’attimo perché ogni attimo è fuggente. Coglilo così non dovrai pentirti di quello che è o non è successo. Attimo di felicità o non felicità poco importa. Tu coglilo! Un attimo sarà un attimo per sempre.
Gli espedienti sono pagine a termine che alimentano il rischio di cadere tra le postille.
Ma io sono costante come la stella polare, che per il suo esser fedele, fissa e inamovibile non ha pari nel firmamento.
Se si vede che un comportamento è sbagliato, si dovrebbe prima di tutto interrompere l’azione. Si è talmente sicuri che essere nell’errore è un diritto, perché l’autorità viene da Dio (e potrebbe essere in effetti vero), che il Male è forte e salvifico, che si sottovalutano le conseguenze, perché si sottovaluta l’importanza e il destino dell’avversario macellato, seppur onorandone la memoria. I discepoli hanno completa libertà di decisione, ma c’era un’eventualità che nemmeno Dio ha immaginato. Forse avrebbe dovuto pensare ad una specie di “Legge zero” per i suoi, immaginata da uno dei detestati scrittori, anche se ormai questa esperienza non può più essere utile al signore degli eserciti.