Albert Einstein – Felicità
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
Tutti voglio sapere la felicità, che sapore abbia! Credo che la felicità abbia il sapore, l’odore, la consistenza della cosa che amiamo di più al mondo… la cosa che ci fa sentire bene. Ci completa. La felicità può essere un sogno, un figlio, un marito, un amante, un amico. Qualunque sia la cosa che ci sa rendere la vita serena, gioiosa e ci fa acquistare il sorriso prende il nome di felicità. E Qualunque essa sia la via, la verità per arrivarci, se ci conduce dove la nostra esistenza s’illumina sarà sempre la speranza della nostra conquista futura.
Perché la felicità non è un punto d’arrivo… ma uno stile di vita!
I miei chili di troppo? Non mi piacciono ma li ho, li guardo, li minaccio ma non se ne vanno, allora li tollero e guardandomi allo specchio mi dico “dai, però sono bella dentro e sorrido ogni giorno” e da li mi rendo conto che non è necessario essere modelle per essere felici.
Felicità è anche aprire un buon libro per studiare e imparare qualcosa di nuovo, battibeccare per futilità con mamma, farsi abbracciare dalla propria migliore amica, passeggiare indossando quel maglione anni ’80 scovato al mercatino delle pulci, andare a trovare l’instancabile papà a lavoro, meravigliarsi per le luci di Natale, emozionarsi al chiarore della luna, farsi coccolare dalla propria sorella, giocare col nipotino che diventa sempre più bello, ricevere la telefonata inaspettata di un’amica, mettersi di fronte allo specchio e apprezzare quel che si vede riflesso.
La felicità è una scelta che a volte richiede coraggio, altre volte incoscienza, spesso richiede entrambe.
Credere nei sogni o credere nella realtà? Nessuno si emozionerebbe nel semplice fatto di crederci, però quando le due cose si fondono allora lo stimolo dell’emozione prende avvento su di noi e ci trascina in un mondo surreale.