Albert Einstein – Tempi Moderni
La prima necessità dell’uomo è il superfluo.
La prima necessità dell’uomo è il superfluo.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Il popolo era libero di parlare una lingua di propria creazione, il dialetto. La borghesia ha imposto la lingua nazionale dello stato e quella universale del mercato. I popoli son diventati massa.
Più che a me, il trucco serve al mondo, che non sa più come nascondere lo schifo che contiene.
Talmente poveri dentro, da sentirsi costretti a rubare le parole altrui e farle proprie. Anche questo è il segno dei tempi: tutta apparenza e niente sostanza.
Facebook, così come Twitter, è diventato in brevissimo tempo un grande mezzo di comunicazione, una forma stupenda di linguaggio universale; vengono pubblicati link, pensieri personali, video, foto e tant’altro. Quel che conta penso è proprio il “saper comunicare” e l’errore più grande sta proprio nella “convinzione” e quindi nella”illusione” di alcune persone che credono di formarsi il carattere e la personalità solo attraverso il “Social Network” evitando così di percorrere la “vera strada” che la vita ci ha donato.
L’universo comincia a sembrare molto più un grande pensiero che una grande macchina.