Albert Einstein – Vita
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
La fortuna è come una carrozza che passa e se ne va; il talento non deve perdere l’occasione di salire quando essa passa.
È inutile rivangare il passato, pensare a ciò che è stato e che non tornerà, nel bene o nel male ci ha lasciato delle cicatrici importanti, è il presente che conta a va vissuto sempre al massimo.
Viviamo in un mondo nel quale le armi sono più intelligenti degli uomini…
Il razzista, quando colpisce un uomo, colpisce te, colpisce me, colpisce se stesso.
Non si diventa vecchi perchè ci è caduto addosso un certo numero di anni: si diventa vecchi perchè si sono abbandonati i propri ideali.Gli anni solcano la pelle, rinunciare al proprio ideale solca l’anima.Le preoccupazioni, i dolori, i timori e la disperazione sono i nemici che lentamente ci piegano verso la terra e ci fanno diventare polvere prima della morte.Giovane è colui che è capace di stupore e meraviglia.Come il bambino insaziabile egli si domanda: e poi?Egli sfida gli avvenimenti e trova gioia nel gioco della vita.Voi siete giovani quanto lo è la vostra fede, vecchi come il vostro dubbio.Giovani come la vostra speranza, vecchi quanto il vostro abbattimento.Rimmarete giovani finchè vi conserverete recettivi, recettivi a ciò che è bello, buono e grande.Recettivi ai messaggi della natura, dell’uomo, dell’infinito.