Albert Einstein – Vita
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
Bisogna conoscere il peggio delle persone per poterne apprezzare il meglio…
E poi tiri le somme, ti accorgi che ti resta solo un pugno chiuso senza nessuna certezza. Ti accorgi che non tutto è come sembra, che la vita nasconde tante mele marce dietro splendenti e luccicanti sorrisi finti. Ti accorgi che la cattiveria è come la gramigna, si propaga a vista d’occhio; “rapidamente e ovunque” ed è difficile distruggere. Perenne e insolente s’infiltra dovunque. E tu sei lì che guardi incredulo, sei lì e non sai che pesci prendere. Sai solo che questa realtà non ti appartiene, sai che qualunque cosa accada, la tua vita la edificherai sopra altri principi, altri fattori, altri valori; “cose semplice e veritiere”, cose umili e rispettose. Niente al mondo ti costringerà a non gestire la tua vita nel modo che vuoi, eliminando dalla radice “melme ed erbacce” che non vuoi e non sai concepire.
Non esiste il giorno perfetto, esistono attimi dove basta un semplice gesto, per renderlo indimenticabile.
Tutto è follia fuorché il folleggiare. Tutto è degno di riso fuorché il ridersi di tutto.
Perché tutte le situazioni finiscono, prima o poi, è lo schifo imperfetto della vita.
Da quando ho escluso dalla mia vita i pesi morti, è diventata più leggera.
Bisogna conoscere il peggio delle persone per poterne apprezzare il meglio…
E poi tiri le somme, ti accorgi che ti resta solo un pugno chiuso senza nessuna certezza. Ti accorgi che non tutto è come sembra, che la vita nasconde tante mele marce dietro splendenti e luccicanti sorrisi finti. Ti accorgi che la cattiveria è come la gramigna, si propaga a vista d’occhio; “rapidamente e ovunque” ed è difficile distruggere. Perenne e insolente s’infiltra dovunque. E tu sei lì che guardi incredulo, sei lì e non sai che pesci prendere. Sai solo che questa realtà non ti appartiene, sai che qualunque cosa accada, la tua vita la edificherai sopra altri principi, altri fattori, altri valori; “cose semplice e veritiere”, cose umili e rispettose. Niente al mondo ti costringerà a non gestire la tua vita nel modo che vuoi, eliminando dalla radice “melme ed erbacce” che non vuoi e non sai concepire.
Non esiste il giorno perfetto, esistono attimi dove basta un semplice gesto, per renderlo indimenticabile.
Tutto è follia fuorché il folleggiare. Tutto è degno di riso fuorché il ridersi di tutto.
Perché tutte le situazioni finiscono, prima o poi, è lo schifo imperfetto della vita.
Da quando ho escluso dalla mia vita i pesi morti, è diventata più leggera.
Bisogna conoscere il peggio delle persone per poterne apprezzare il meglio…
E poi tiri le somme, ti accorgi che ti resta solo un pugno chiuso senza nessuna certezza. Ti accorgi che non tutto è come sembra, che la vita nasconde tante mele marce dietro splendenti e luccicanti sorrisi finti. Ti accorgi che la cattiveria è come la gramigna, si propaga a vista d’occhio; “rapidamente e ovunque” ed è difficile distruggere. Perenne e insolente s’infiltra dovunque. E tu sei lì che guardi incredulo, sei lì e non sai che pesci prendere. Sai solo che questa realtà non ti appartiene, sai che qualunque cosa accada, la tua vita la edificherai sopra altri principi, altri fattori, altri valori; “cose semplice e veritiere”, cose umili e rispettose. Niente al mondo ti costringerà a non gestire la tua vita nel modo che vuoi, eliminando dalla radice “melme ed erbacce” che non vuoi e non sai concepire.
Non esiste il giorno perfetto, esistono attimi dove basta un semplice gesto, per renderlo indimenticabile.
Tutto è follia fuorché il folleggiare. Tutto è degno di riso fuorché il ridersi di tutto.
Perché tutte le situazioni finiscono, prima o poi, è lo schifo imperfetto della vita.
Da quando ho escluso dalla mia vita i pesi morti, è diventata più leggera.