La ricerca della felicità è una falsa credenza causa di nevrosi. La felicità si può raggiungere senza attivarsi per farlo. Al contrario, si vive meglio proprio quando si è coinvolti in processi creativi e proiettati all’esterno.
Nulla esiste al di fuori di ciò che vede intorno a se per colui che non si sforza a guardare dentro di se.
L’abbaglio madornale di molte persone, vivere per morire.
Non posso cambiare il mondo, non posso cambiare le persone, non posso rimettere al loro posto molte delle cose che non sono come dovrebbero. Sono quello che sono, una persona come molte, una di quelle che un po’ ci resta male, un po’ ci soffre ma poi pensa a se stessa. Pensa che non può darsi pena per tutto ciò che non va come dovrebbe, per tutte quelle persone che non capiscono, per tutti quelli che commettendo errori poi nemmeno vogliono pagarne le conseguenze. Io sono quello che sono e non intendo cambiare una virgola di me, tanto meno per fare un favore a chi avrebbe voluto cambiarmi.
Quando vado all’università e parlo con i miei coetanei sembra di essere all’asilo.
La saggezza dovrebbe contare sull’imprevisto.
L’umiltà è la capacità di far valere la propria dignità, mantenendo intatta la propria grandezza dell’anima.