Alberto Moravia – Comportamento
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.
C’è chi nel proprio cuore ha un abisso, e da ogni sua parolasarai crocifisso. C’è chi nel proprio cuore ha la luce, e da ogni sua parola berrai pace. Le parole son messaggere, delle anime di luce come di quelle nere.
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo…
Ci sono persone che sentono il bisogno di colpire e uccidere a tutti i costi…
Io non mi diverto a prendere per il culo le persone. Tanto meno se ciò che si prende in giro sono le loro debolezze e i loro punti fragili. Ancora meno mi diverto quando si gioca con i loro sentimenti. Preferisco le persone che sanno darti ciò che meriti, quelle che non si fanno mai problemi per dirti le cose così come le pensano. Sono proprio quelle le persone che nel momento in cui ti diranno: “ci tengo”! Stai pur certo che ti puoi fidare!
E più vado avanti, più i miei piedi sembrano urlarmi: “stai sbagliando strada, stai sbagliando strada”. Non sono un gambero, ma un granchio sordo!
Penso che bisogna abbracciare qualcuno quando veramente sentiamo la voglia di farlo non per il piacere di farlo. Trovo quel momento magico dove due anime si sfiorano, si toccano; dove due cuori prendono il ritmo del battito dell’altro, dove i respiri diventano silenzi, dove la mente ti sussurra che non sei soloa. Gli abbracci sono come le parole, a doppio taglio: posso confondere o insegnarti a volare.