Alda Merini – Uomini & Donne
Ho avuto trentasei amanti più IVA.
Ho avuto trentasei amanti più IVA.
E mi guardo e penso alle donne che non amano, ma si costringono a fingere per mettersi negli occhi il desiderio aiutato dal trucco. Troppe ombre, tipiche di chi avanza ed inciampa spesso perché volta la testa all’indietro. Paura. Si corre più forte per fuggire, ma sembra di farlo a vuoto dentro una ruota che ti da la sensazione di proseguire, ma che in realtà, ti tiene sempre fermo al punto di partenza. Altro copione. Ciak, si gira!
Siamo le donne di un tempo diverso. Siamo le donne di un mondo sbagliato. Siamo le donne che vengono penalizzate e che pagano il prezzo di voler mantenere ancora intatti certi valori e certi principi. Siamo quelle che non si adattano, quelle che non seguono “le mode” ma solo ciò che sentano. Siamo quelle che vengono “scartate” per quelle più semplici, veloci e superficiali. Siamo quelle che sanno “essere” e non “apparire”! Siamo le vere donne.
Ci sarà sempre una ragazza più bella di te. Basta trovare il ragazzo a cui non importa nulla!
Partire è anche un po’ morire. Restare, con te, è morire completamente.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra cadente e della luce che ne è venuta fuori.
Non mi sono mai piaciuto gli uomini che si vantano numerando le proprie conquiste e le sbandierano ai quattro venti. Sono proprio quegli uomini che fanno perdere al sesso quella viscerale importanza segreta. Loro non ne possiedono la chiave. Non possiedono la chiave dello scrigno che contiene il reale desiderio, quello che ti fa perdere la testa, che non ti lascia pensare a nient’altro al mondo, che ti annienta le difese in ogni posto ti trovi, che vorresti spegnere con l’acqua fredda se ti sorprende fuori luogo. Un numero non potrà mai sostituire l’unità irresistibile.