Aleksandar Isaevic Solzenicyn – Lavoro
Il lavoro è come un palo: ha due capi. Se lavori per uno che se ne intende gli dai la qualità, ma se lo fai per uno stupido, basta contentare l’occhio.
Il lavoro è come un palo: ha due capi. Se lavori per uno che se ne intende gli dai la qualità, ma se lo fai per uno stupido, basta contentare l’occhio.
Ci hanno rubato i sogni, ci hanno rubato la dignità, ci hanno ingannati… noi che dovevamo essere la generazione privilegiata quella che nn avrebbe mai capito la gente del dopo guerra… guardiamo il mondo intorno a noi e vediamo macerie anche se di bombe nn ne sono cadute.
L’abachista al calcolo. L’ebanista alla pialla.
Chi ha voglia di vivere ha “la febbre del sabato sera”. Chi non ha voglia di lavorare ha la febbre del lunedì mattina.
Meglio non cominciare neppure un buon lavoro, che interromperlo dopo averlo cominciato.
Ora che sono giunto quasi alla soglia della pensione, ho capito una cosa: il lavoro non è il mio ramo.
Ossessione, potere, senza pietà, prestazione, disagio, sfruttamento, obbligo…