Alessandro Ammendola – Comportamento
Ci sono segreti che non si possono dire solo perché ci sono persone che non sono pronte ad ascoltare.
Ci sono segreti che non si possono dire solo perché ci sono persone che non sono pronte ad ascoltare.
Molte persone credono che “Non perdonare” sia portare, covare e provare rancore e odio verso qualcuno. Non credo che sia così. Personalmente… Ho ricevuto male, come molti di voi. Ho affrontato e anche perdonato in alcuni casi dove ho visto un sincero pentimento e l’ammissione sincera di aver commesso un errore. Ma non so perdonare laddove vedo che si sorride di fronte al male inflitto, dove volutamente se ne continua a fare… Questo mio “Non perdono” non è odiare quelle persone, ma semplicemente scegliere di “Ricordare” chi sono, cosa hanno fatto, il modo che hanno scelto di vivere e di lasciarle alla loro strada. Per come sono fatta io si perdona si, ma non tutto. Il perdono divino non spetta a me; e fin quando sono viva e padrona di me stessa decido io a chi donare il mio perdono e chi lasciar andare.
Mi sono costruita una gabbia da sola e ci sono finita dentro.
Eravamo così diversi che insieme ci completavamo, ma era l’essere imperfetti il segreto della nostra perfezione.
Il rancore è l’effusione di un sentimento d’inferiorità.
Ed io rispondo con un sorriso, non mi arrabbio neanche più, non permetto più a nessuno di farmi cambiare umore o di rovinarmi le giornate. Rosicate e fatelo in silenzio.
Le persone spendono grandi elogi di fronte alla tua profondità d’animo, ma pretendono che sia definita. Ben delimitata. Di fronte all’abisso non c’è più nessuno.