Alessandro Ammendola – Filosofia
Non scrivo perché ho tanto tempo libero, ma perché mi sento libero tutto il tempo che scrivo.
Non scrivo perché ho tanto tempo libero, ma perché mi sento libero tutto il tempo che scrivo.
È molto più difficile imparare meccanismi semplici che perdersi in ragionamenti contorti e complicati, senza raggiungere l’essenzialità stessa.
Sono un attimo per gli altri e un’eternità per me stessa.
Per chi dunque si occupi di passioni e di contese e in esse si affligga, inevitabilmente tutte le sue opinioni saranno mortali, e neanche il più piccolo particolare trascurerà per diventare il più possibile mortale, incrementando appunto tale parte: chi invece si è occupato dello studio della scienza e delle riflessioni sulla verità ed ha esercitato soprattutto questa parte di se stesso a riflettere sulle cose immortali e divine, se viene a contatto con la verità, è assolutamente necessario che, per quanto sia ammesso dalla natura umana, prenda parte dell’immortalità, senza trascurarne neppure una parte, e, come colui che venera una divinità e mantiene in ordine il divino che abita in sé, sia particolarmente felice.
Il mistero è l’inafferrabile attuarsi dell’inconsueto.
Quando ti perdi, cercati. Scoprirai di trovarti esattamente dove e come ti eri lasciato.
Il sole ogni tanto muore anche al mattino.