Alessandro Ammendola – Tristezza
Ore e minuti nell’attesa di una parola. Giorni e giorni imparandone una sola: assente.
Ore e minuti nell’attesa di una parola. Giorni e giorni imparandone una sola: assente.
Ho dato al vento le mie lacrime perché potesse portarle via con sé.
Dura è la notte insonne… leggo, scrivo, penso, piango… rileggo, riscrivo, ripenso…
Adesso che non ho più speranze, adesso che non ho più lacrime, adesso che non so più che fare, adesso non mi resta che chiudere gli occhi ed abbracciare il mio dolore!
A volte il dolore è insopportabile, ti chiedi il perché di tanta sofferenza, quale essere superiore possa permettere tutto ciò. Non credo ci sia una risposta plausibile, purtroppo la sofferenza è parte della vita stessa e come tale va accettata, si può solo sperare che passi alla svelta e la felicità che seguirà, sia di intensità superiore in modo da affievolirne il ricordo.
A volte quando respiro l’aria della tua assenza, penso alla fortuna che ho di poterti…
Dimenticare non è facile soprattutto se la sofferenza ti ha turbato l’anima ed ha mutato il tuo modo di affrontare la vita e di vedere il mondo.