Alessandro Ammendola – Vita
Si può imparare a perdonare, ma dimenticare è impossibile.
Si può imparare a perdonare, ma dimenticare è impossibile.
Il soldato è come chi dalla morte non vede altro modo di allontanarsi, sapendo comunque che se la ritroverà davanti una e tante volte e non volendo credere che la vita debba essere nient’altro che una serie transitoria di rinvii.
Quando dell’incompetenza se ne fa una virtù, siamo all’apoteosi dell’idiozia.
Non ci si può stancare di essere sé stessi, ma chi non lo è si stanca di essere.
Ciò che viene definito “il meglio della vita” cambia in base ad ogni persona, al momento, alla sua collocazione geografica, alla cultura, al tenore di vita, all’infanzia. Il meglio della vita di ciascuno potrebbe dunque corrispondere ad una casa, un giocattolo, un violino, del cibo, una coperta, un sorriso, una maglia, un libro, una birra, una gara, un palcoscenico, un po’ d’acqua, una canzone, tu, una scusa, un ricordo, l’amore. Nel meglio della vita c’è proprio tutto. Se vogliamo nuotare tra i sogni altrui dobbiamo prima imparare a valorizzare qualsiasi cosa.
La vita è un’onda di stupore più alta della morte.
Si sente insignificante solo colui che non ha autostima, o è in preda alla disperazione.