Alessandro D’Avenia – Comportamento
L’unico modo per vedere le stelle non è desiderare, ma farsi male.
L’unico modo per vedere le stelle non è desiderare, ma farsi male.
Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto.
Parole e pensieri. Ossia l’ipocrisia regna sovrana. Visita al capufficio ricoverato in ospedale: “caro dottore, la vedo ristabilita, l’attendiamo il più presto possibile in ufficio.” Mi sembra più morto che vivo, meno male così si può finalmente respirare in ufficio. Auguri di compleanno alla zia, ricca e taccagna: “auguri, cara zietta, cento di questi giorni.” Si, proprio cento giorni ma non uno di più, così finalmente ci pappiamo il patrimonio che hai accumulato. Al condomino del terzo piano: “condoglianze signor Antonio, mi dispiace veramente molto per sua moglie così brava, giovane e gentile.” Finalmente, era ora, così la vecchia megera potrà fare i suoi dispetti da un’altra parte. La lista sarebbe chilometrica, anzi senza fine. Ognuno ci aggiunga parole e pensieri propri.
Quelle come me sono acide perché si sono rotte le palle di giustificare tutto e…
Non cambierò mai per nessuno. Sono troppo schietta e sincera, per vivere fingendo che non me ne frega niente, per sorridere anche laddove mi viene da piangere. Sono troppo vera per dire che non sto male fingendo di stare bene. Non mi vergogno della mia tenacia e della mia caparbietà e non proverò mai vergogna nemmeno per la mia fragilità e le mie lacrime.
Se una strada è sbagliata è più sciocco continuare o più saggio cercare se esistano alternative?È retorica? Certo ma molto meno del cordoglio prestampato con cui celebriamo i morti nella guerra di pace.
Il mio altruismo mi esclude.