Alessandro D’Avenia – Uomini & Donne
Siamo fatti l’uno per l’altra. Io lo so. Lei no. Non sa di amarmi. Non ancora.
Siamo fatti l’uno per l’altra. Io lo so. Lei no. Non sa di amarmi. Non ancora.
Il pessimista crede che tutte le donne siano immorali; l’ottimista lo spera.
La logica termina, laddove la donna inizia.
L’uomo è un continuo divenire e trasformarsi in diversi se stessi, sconosciuti ai precedenti.
Era velata, è vero; ma due anni innanzi non avrei avuto bisogno di vederla in viso per riconoscerla, sotto ogni velo: sì, l’avrei indovinata. Pure ancora il cuore mi palpitò al sapere che era lei, e i due anni trascorsi senza vederla, come gli effetti che parevan nati da tanta separazione, sfumarono, svaniti insieme, al solo tocco della sua veste.
Essere grandi significa aver costruito sulla propria anima e sui propri valori. Essere grandi significa essere ultimi, malgrado la gente veda in te sempre uno dei migliori. Essere grandi significa essere umili, non di parole ma di fatti. Essere grandi significa solo una cosa: ascoltare il cuore sempre e fare della verità sempre e comunque una spada di giustizia.
Noi donne siamo strane, terribilmente fatte a modo nostro. Lunatiche, spesso permalose. Inconfondibilmente testarde. Capaci di piangere e poi ridere del motivo per cui si è pianto. Noi sempre in piedi, sempre pronte a lottare e non arrenderci. Ci stimano per questo e ci invidiano per questo. Siamo fatte di emozioni che non riusciamo a trattenere, di un autocontrollo che spesso ci da contro e di un sesto senso che non sbaglia mai. Fiera di appartenere a questa tipologia di donne.