Alessandro Morandotti – Tempi Moderni
Le assurdità di ieri sono le verità di oggi e saranno le banalità di domani.
Le assurdità di ieri sono le verità di oggi e saranno le banalità di domani.
Per molte persone la più elevata espressione dell’amore consiste nel preoccuparsi dell’integrità del preservativo.
Nutrirsi di odio e vestirsi d’amore.
Forse questo mondo detto “virtuale”, che qualcuno ha deciso di chiamare Internet, non sia altro che un riflesso di quello là fuori che siamo abituati a chiamare “reale”, solo che ogni tanto ci capita di vivere la cosa all’inverso.
Girando di notte per la città, ti accorgi che le vere prostitute sono quelle senza marciapiede.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
È meglio essere imperfetti, in un mondo imperfetto.
Per molte persone la più elevata espressione dell’amore consiste nel preoccuparsi dell’integrità del preservativo.
Nutrirsi di odio e vestirsi d’amore.
Forse questo mondo detto “virtuale”, che qualcuno ha deciso di chiamare Internet, non sia altro che un riflesso di quello là fuori che siamo abituati a chiamare “reale”, solo che ogni tanto ci capita di vivere la cosa all’inverso.
Girando di notte per la città, ti accorgi che le vere prostitute sono quelle senza marciapiede.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
È meglio essere imperfetti, in un mondo imperfetto.
Per molte persone la più elevata espressione dell’amore consiste nel preoccuparsi dell’integrità del preservativo.
Nutrirsi di odio e vestirsi d’amore.
Forse questo mondo detto “virtuale”, che qualcuno ha deciso di chiamare Internet, non sia altro che un riflesso di quello là fuori che siamo abituati a chiamare “reale”, solo che ogni tanto ci capita di vivere la cosa all’inverso.
Girando di notte per la città, ti accorgi che le vere prostitute sono quelle senza marciapiede.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
È meglio essere imperfetti, in un mondo imperfetto.