Alessandro Oteri, Messina – Destino
Iniziare a sentire la nostalgia di ciò che è stato è il segno che il tempo inizia a bussare alle porte della tua anima in maniera più insistente.
Iniziare a sentire la nostalgia di ciò che è stato è il segno che il tempo inizia a bussare alle porte della tua anima in maniera più insistente.
La realtà, il concetto stesso di normalità è relativo in qualsiasi situazione o cosa facciamo.
Quello che perdi nessuno te lo può ridare. È vero, ma spesso perdere è l’unico modo per fare spazio a qualcosa di nuovo.
Il destino di ogni essere umano è tracciato fin dalla sua nascita. Anzi fin dal suo concepimento e oltre; da sempre. La sua esistenza corre lungo un binario predestinato; più o meno diritto, più o meno tortuoso. La sua vita è una parabola più o meno corta, più o meno lunga. Più o meno felice, più o meno infelice. Essa, nonostante il libero arbitrio, è immutabile; così è scritto da sempre nel grande libro della vita che esiste fuori dal tempo e non ha ne principio, ne fine. Noi, poveri mortali, non possiamo conoscere il senso del nostro essere; lo sapremo soltanto quando ci sarà concesso di aprire gli occhi e la mente per prendere visione del grande disegno divino.
Quando il lupo uscirà dalla sua tana… sarà allora che tu vedrai le ombre della notte!
Ci sono giorni che vorresti cancellare, ma nessun giorno bisogna cancellare, ogni giorno ha un suo valore, un suo senso nella vita di ognuno di noi.
Dicono che la ruota giri, peccato che lo faccia sempre dalla parte opposta.