Alessandro Serra – Desiderio
È un desiderio, forse un’immaginazione…
È un desiderio, forse un’immaginazione…
Quasi ogni desiderio che ha un povero é un reato punibile.
Se bisognevole del pane quotidiano per la sopravvivenza è assurdo aspirare bottarga per antipasto.
Mi piacerebbe avere un paio d’ali come un’angelo volare per un solo giorno ma so che se volerei vedrei la desolazione che avvolge la terra che purtroppo abbiamo causato proprio noi. Mi piacerebbe avere il potere di convincere la gente che l’ambiente è una cosa sacra, che va rispettata, e quindi un giorno di poter volare in un mondo pulito.Oltre alle ferite dell’ambiente, i piacerebbe guarire anche le ferite delle persone, sia esteriori che interiori.
Piango perché: avrei voluto un finale diverso, almeno con te… diverso per me. Piango perché: io resto senza te.
Forse un leggero senso di precariietà, di possibile rottura, avrebbe potuto animarci, ma non abbiamo mai lasciato che la vita ci toccasse nella sua imprevedibilità.
Mi prendi, mi trattieni, ti sento; rapisci la mente in un sottile gioco di seduzione. Bramami, desiderami, avvinghiati al mio corpo, è pelle; avido desiderio di te, solo il culmine, solo perché il resto di me tu l’hai già preso… l’anima.