Alessia Auriemma – Stati d’Animo
Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
Come una candela sono. Lentamente si consuma la luce affievolisce, si spegne.
Tutto quello che oggi appare nero, pieno di insidie e tormenti, tutto quello che sembra toglierci il respiro, tutto il sale che sembra scorrere senza fine nella nostra anima, tutto il troppo da sopportare oggi, trova un domani dove mettersi al risposo e sorridere di nuovo.
Nei rapporti personali non esistono sfumature, solo il bianco e il nero. Di solito ci si affida alle sfumature per mascherare gli errori del passato o per mistificare scelte che potrebbero fare del male in futuro… i colori – mai sfumati! – esistono quando sei felice, li vedi dentro e fuori di te… oggi sono in bianco e nero.
Ci si abitua a tutto. Tranne alle carognate di chi credevi sincero.
Nonostante i miei tentativi di evadere, riconosco e mi rivedo sempre nel mio mondo, sono per sempre dannata a restare intrappolata in questo mio mondo, fatto di falso perbenismo, e vanità illusorie; dove tutto sembra dovuto. Non so perché tra me e il mondo esterno, quello vero, quello vivo, dove la gente lotta per conquistarsi non solo il pane, ma anche un semplice spazio in questa nostra società, le cose non funzionano mai, in nessun modo, è un tormento continuo; persone con cui avrei potuto interagire, cercare di avere un rapporto diverso, e con le quali, invece, per qualche ragione non va mai bene, sarà a causa delle circostanze, o forse perché cambiamo noi, giorno, per giorno, oppure perché, intraprendiamo delle strade diverse, che ci portano inesorabilmente a separarci gli uni dagli altri.
Ho smesso di preoccuparmi di ciò che pensava la gente, quando, dopo le innumerevoli critiche del passato scagliate contro di me, le ho viste comportarsi esattamente nello stesso modo. Grazie per la vostra incoerenza e per la vostra frustrazione repressa, grazie di esistere.