Alessia Porta – Comportamento
Chi non riesce a perdonare il prossimo, è colui che vive nell’errata convinzione di non potere mai recare alcun danno a nessuno.
Chi non riesce a perdonare il prossimo, è colui che vive nell’errata convinzione di non potere mai recare alcun danno a nessuno.
Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l’utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro, nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro: niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici guardali stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole si arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno, spendono, spandono e sono quel che hanno.
Se hai un dono, non tenerlo per te stesso, ma condividilo con altri che non ce l’hanno.
Chi pensa e parla ha le palle, chi riflette e non parla è diabolico.
Ogni ingiustizia ci offende, quando non ci procura alcun profitto.
Quanto più forti siamo, tanto meno probabile è la guerra.
Alfin mi son presentata con la pietanza tanto desiderata. Ciò che dava or bruciore al palato con la pinza l’avevo posizionato: un grano di pepe s’era così intrufolato nel magnifico dessert al cioccolato. Il gesto sol per dire: mai dover tradire! Si può tanto ferire! E questo gioco di sopravvivenza è per render più chiara l’esistenza. Ma se per taluno tradire è normale, non val la pena raccontare; lì non c’è morale.