Alessia Porta – Libri
Fintanto che avrete voglia di raccontarvi, e orecchie per ascoltarvi, nessun libro potrà stancarvi.
Fintanto che avrete voglia di raccontarvi, e orecchie per ascoltarvi, nessun libro potrà stancarvi.
Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, perché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.Ora me ne accorgo, mi ricordo meglio ciò che ho provato l’altro giorno, quando tenevo in mano quel ciottolo. Era una specie di nausea dolciastra. Com’era spiacevole! E proveniva dal ciottolo, ne son sicuro, passava dal ciottolo nelle mie mani. Sì, è proprio così, una specie di nausea nelle mie mani.
E anche se probabilmente ho visto il tuo lato peggiore, i tuoi difetti… hai preso il mio cuore e volevo lo sapessi. Volevo che conoscessi chi sono davvero.
No, non andartene, per favore. Sono felice che tu sia qui. Sto solo cercando di farti capire.
Le rose hanno un profumo inebriante ma anche spine affilate, pronte a farti sanguinare. Il sole dona la vita, ma se ci scherzi troppo ti brucia. L’acqua disseta e annega, crea e distrugge. Le cose belle fanno male, e quando non ci sono ti fanno sentire la loro mancanza. La loro dannata mancanza. Sfioro i petali dei fiori, ben attenta a non toccare le spine. Per favore: non appassite mai.
Anche i propri pensieri non è possibile restituirli completamente in parole.
Ogni giorno invecchiavo, ma oggi era diverso, peggiore, quantificabile. Avevo diciotto anni.Edward non li avrebbe mai compiuti.