Alessia Porta – Sogno
Due mondi paralleli che si incontrano la notte, quando abbandoniamo ciò che siamo e diventiamo ciò che vorremmo essere.
Due mondi paralleli che si incontrano la notte, quando abbandoniamo ciò che siamo e diventiamo ciò che vorremmo essere.
C’è chi scrive rime per un sogno che il tempo ingiallisce. C’è chi scrive rime nel mio cuore con l’inchiostro della sua dolcezza che il tempo non consumerà.
Si dovrebbe istituire la giornata del silenzio. Il silenzio quello vero. Per un santo giorno tutti zitti. Nessun “ciao”, “buongiorno” o “buonasera”. Nessuna parola di cortesia, nessun insulto, nessuna telefonata per strada, o tra le corsie di un supermercato, nessuno spreco di fiato. Cosi se proprio ci teniamo a dimostrare qualcosa, siamo costretti ad agire, a prendere carta e penna e scrivere, a salire in auto e presentarci di persona, a suonare un campanello con un sorriso, con il broncio, o quel che ci pare. Non ci sarà il bisogno di parlare. Per un solo giorno, forse, non daremmo per scontato il valore delle parole.
I sogni si realizzano; senza questa possibilità, la natura non c’inciterebbe a farne.
Ho fatto un sogno: ero sulla spiaggia, c’era un grande fuoco; intorno ad esso io ed altre persone, persone “speciali”. Ho sognato che nessuno parlava, ci si guardava solamente tenendosi per mano, mentre una dolce melodia ci cullava. Tutto perfetto! Un grande sogno. Ho immaginato.
Due mani che si stringono, un letto condiviso, ed un cuore appeso alla porta. Non disturbate.
Non sono i silenzi ma sono gli sguardi a comunicare.