Alessio Scollo – Ateismo
Dio è un lavoratore inetto e deve avere dei rapporti con il suo sindacato tali da non farsi licenziare.
Dio è un lavoratore inetto e deve avere dei rapporti con il suo sindacato tali da non farsi licenziare.
Lo stolto pensa: “Non c’è Dio”. Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene.
Oh… Mio Dio!Oh… Mi Odio!
Dio è la più grande collisione del sentimento con la crudezza del nulla.
L’uomo immagina qualcosa al di là di ogni barriera. Piuttosto che il vuoto, l’inutile, l’inesistente, l’atemporale, sentendosi vivo e pensante, immagina Dio. Confrontandosi poi con l’immaginato, vedendosi nudo e sprovvisto, cerca di realizzarlo e attiva in sé una marcia che non avrà mai fine. Così, l’immaginato, per il tramite della potenza della fede, realizza, strada facendo, se stesso.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l’anima sia materiale.
A volte è soltanto l’orgoglio che ci spinge a dire: “io non credo a nulla!”,…