Alessio Scollo – Uomini & Donne
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
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Noi donne siamo nate – o siamo state educate così? – attente a tutto quello che accade agli altri, ma assai poco a ciò che ci riguarda in prima persona. Nel linguaggio del non detto, viviamo protese verso “l’altro finale”: la maternità. I figli maschi non si accorgono di nulla, loro giocano a pallone; le femmine, invece, si preoccupano perché il viso della mamma è segnato dalla tristezza: da sempre sanno riconoscere le espressioni della tristezza.
L’uomo è pieno di contraddizioni: a casa sua esige di essere servito come in un albergo e, quand’è in albergo, si secca se tutto non è come a casa sua.
Ha il sorriso di una donna. Ha il pianto di una bambina. Ha la forza di un uragano.
Voi ci chiamate “complicate” perché il più delle volte non sopportate i nostri “attributi”. Noi invece vi chiamiamo “mezzi uomini” perché a molti di voi manca la cosiddetta “spina dorsale”.
Nelle giuste proporzioni: adoro la parte maschile delle donne e stimo quella femminile negli uomini.
Non mi sono mai piaciuto gli uomini che si vantano numerando le proprie conquiste e le sbandierano ai quattro venti. Sono proprio quegli uomini che fanno perdere al sesso quella viscerale importanza segreta. Loro non ne possiedono la chiave. Non possiedono la chiave dello scrigno che contiene il reale desiderio, quello che ti fa perdere la testa, che non ti lascia pensare a nient’altro al mondo, che ti annienta le difese in ogni posto ti trovi, che vorresti spegnere con l’acqua fredda se ti sorprende fuori luogo. Un numero non potrà mai sostituire l’unità irresistibile.