Alex Pramix – Frasi Sagge
A volte si giustifica il fatto di non averci provato dicendo che sarebbe stato inutile, invece lo è stato non crederci abbastanza.
A volte si giustifica il fatto di non averci provato dicendo che sarebbe stato inutile, invece lo è stato non crederci abbastanza.
Lo spirito del tempo, del tempo è ciò che in esso cova: gronde di mirti ed insapori tulipani. La mordace coscienza ci spinge verso il baratro nascosto, verso il ricordo di un’ave Maria di un sospiro soffuso di un amico mai trovato. La legna che arde mentre respiro è fumo che fugge e mescola patria e mondo. Pochi affetti, poche speranze, poche certezze si mescolano a molti calici. Tempo ristretto, sopra una piana ristretta: non basterebbero duecento anni per viverne uno solo.
Un giorno chi ha fatto del male capirà l’errore, ne pagherà le conseguenze e dovrà pure star zitto, perché il male che viene fatto è solo cattiveria e la cattiveria prima o poi si paga, tempo al tempo ed ognuno avrà ciò che si merita, male compreso.
Abbatti il muro e libera la mente dai suoi confini. Solo cosi conoscerai te stesso e raggiungerai la conoscenza del tuo vero “io” interiore, la tua essenza.
Ogni momento, ogni emozione, ogni manifestazione della natura davanti a noi è un piccolo passaggio di presente qui e ora, ogni momento che viviamo è una scelta che pure il mero atto di respirare ci permette di fare, scegliamo oggi di essere felici, non guardando quello che non abbiamo ancora conquistato ma concentrando l’attenzione su tutto quello che oggi siamo stati capaci di essere.
“Nella dissertazione che sto scrivendo, e che presenterò all’accademia delle scienze slovenie [il dottor Igor non voleva diffondersi in particolare sul Vetriolo], cerco di studiare il comportamento umano detto ‘normale’. Molti medici prima di me l’hanno studiato, giungendo alla conclusione che la normalità è solo una questione di consenso. Ossia, se molta gente pensa che una cosa sia giusta, quella cosa lo diventa. […]”Beh adesso veniamo alla tua malattia. Ogni essere umano è unico, con le proprie qualità, i propri istinti, le proprie forme di piacere, il proprio spirito d’avventura. Ma la società finisce per imporre una mniera collettiva di agire: nessuno si ferma mai a domandarsi perché sia necessario comportansi in quel modo. Ci si limita all’accettazione. Nel corso della tua esistenza hai mai conosciuto qualcuno che si sia domandato perché le lancette dell’orologio si muovono in una direzione, e non in quella opposta?””No””Se qualcuno lo domandasse, probabilmente si sentirebbe rispondere ‘ma tu sei matto!’ Se insistesse nella domanda, dapprima le persone tenterebbero di trovare una ragione, poi cambierebbero argomento, perché nn può esistere alcun motivo oltre a quello che ti ho spiegato. Ora ripeti la tua domanda.””Sono guarita?””No. Tu sei una persona diversa, che vuole essere uguale. E questo, dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave.””È grave essere diversi?””È grave sforzarsi di essere uguale. È grave voler essere uguale, perché questo significherrebe andare contro le leggi di Dio che, in tutti i boschi e le foreste del mondo, non ha creato una sola foglia identica a un’altra. Ma tu ritieni che l’essere diverso sia una follia, e perciò hai scelto di vivere a Villete. Perché qui, visto che tutti sono diversi, diventi uguale agli altri. Capito?”Mari fecce un cenno con la testa.
Le scelte migliori sono quelle che piacciono.