Alex Pramix – Ricordi
Per ricordare una persona non ho bisogno di vedere la sua fotografia perché la sua immagine è impressa nel mio cuore.
Per ricordare una persona non ho bisogno di vedere la sua fotografia perché la sua immagine è impressa nel mio cuore.
Appartengo a quelli degli anni ’80. Il periodo dei paninari, noi che andavamo in giro con i jeans strappati e gli anfibi. Io mezza dark vestivo sempre di nero con i capelli colorati, imponevo il mio carattere. Noi, che sognavamo con poco e credevamo di avere il mondo in mano, dimenticando che ci mancavano pure i soldi per il panino, oggi siamo dirigenti, impiegati, avvocati, dottori, ma la mente ci porta sempre a quegli anni, eravamo veri e spensierati.Oggi il quotidiano a volte ci costringe a reprimere gli anni ’80 nascosti nella nostra anima, ma in fondo in fondo, quei ragazzacci degli anni ’80 ci danno la forza per combattere questa vita.
Sei andata aprendo la porta di casa alla tempesta già sazia di altri prigionieri d’un amore e ora sono un disperso nel mio stesso palazzo che è diventato un inferno di flutti più alti dei ricordi.
I ricordi sono legati tra loro come un filo di perle che scorre tra le mani del tempo e ci conduce nel passato, quando le perle erano ancora da raccogliere e da infilare.
Capita di inciampare nei ricordi l’importante è non farsi troppo male.
La mia anima è delicata come i petali di una rosa, un motivo in più…
Oltre, ma molto oltre, c’è qualcuno che non ci abbandonerà mai e che noi custodiamo nel nostro cuore con tanto amore.